Home | Programma | L’Affare Vivaldi
venerdì
30
Giugno
ore 21:30
Chiostro della Sapienza
venerdì
30
Giugno
ore 21:30
Chiostro della Sapienza

Info e prenotazioni

Inizio concerto ore 21.30.

Vendita biglietti in loco fino alle ore 21.

Biglietto intero € 20, ridotto under 30 € 10

Programma

Antonio Lucio Vivaldi
(Venezia, 1678 – Vienna, 1741)

Concerto in Re minore per violino, archi e basso continuo, RV 813
Allegro – [Adagio] – Allegro – Adagio – Andante – Largo – Allegro

Sonata in Sol maggiore per violino, violoncello e basso continuo, RV 820
Allegro – Adagio – Allegro

In memoria æterna, da Beatus vir, RV 795, versione strumentale

Concerto in Re maggiore per violino, archi e basso continuo, RV 818, per Anna Maria
Allegro – Largo – Allegro

Sonata in Re minore per due violini e basso continuo

Op. I, n. 12, RV 63, La Follia

Sinfonia dall’opera Il Farnace, RV 711-D
Allegro – Andante – Allegro

Federico Maria Sardelli, direzione e voce recitante
Federico Guglielmo, violino solista
Raffaele Tiseo, Paolo Cantamessa, violini
Pasquale Lepore, viola
Bettina Hoffmann, violoncello
Nicola Domeniconi, contrabbasso
Simone Vallerotonda, tiorba

Lo spettacolo si presenta nella forma di concerto-reading ed è interamente dedicato all’opera di Vivaldi ispirandosi al testo L’Affare Vivaldi di Federico Maria Sardelli, edito da Sellerio, vincitore del premio Comisso 2015 per la narrativa.
La narrazione di Sardelli si muove su diversi itinerari dando allo spettatore l’opportunità di seguire, sia sul piano musicale, sia sul piano musicologico, l’affascinante percorso di un enorme patrimonio musicale che ha rischiato di andare perduto.
La fortuna popolare delle “Quattro stagioni” di Vivaldi ha infatti certamente reso il nome del compositore familiare al grande pubblico al punto forse di costituire un ostacolo alla conoscenza più ampia della sua opera, vasta, complessa e affascinante. I molti appassionati di Vivaldi pur apprezzando le sue composizioni orchestrali, la musica vocale, sia sacra che profana, non sanno però che grandissima parte dell’opus vivaldiana è rimasta per secoli sepolta nella biblioteca di famiglie aristocratiche più o meno decadute, e che ha rischiato di non veder mai la luce.

Distribuzione Reggio Iniziative Culturali S.r.l